Arrestati a Napoli giovani responsabili di una serie di rapine: la caccia della polizia è durata un mese

Nel cuore del vibrante napoletano, un gruppo di giovani è stato finalmente catturato dopo un’escalation di rapine che ha caratterizzato il mese di giugno 2025. Grazie al lavoro indefesso delle forze dell’ordine, i membri di una banda responsabili di diversi crimini compiuti tra Melito, Giugliano e Villaricca sono stati identificati e posti in fermo. Gli arresti segnano la fine di una serie di eventi criminosi estesa per oltre un mese.

Cronologia delle rapine: furti in supermercati, farmacie e uffici postali

A scuotere la tranquillità dei cittadini sono state una serie di rapine, perpetrate principalmente nel mese di giugno 2025. La banda è emersa per la sua audacia e prolifica attività, concentrando i suoi furti su supermercati, farmacie e uffici postali. Il 8 giugno, due membri del gruppo hanno preso di mira l’Eurospin sulla circumvallazione a Melito, asportando l’importo di 1.093 euro. La stessa coppia ha poi colpito di nuovo il 15 giugno, in un altro punto vendita Eurospin, sempre a Melito, realizzando un furto di circa 2.000 euro.

Rapine prolungate: dal Lidl alla farmacia De Felice

Non si ferma qui la lunga lista delle prede del gruppo. Il 22 giugno, la banda ha spostato il suo focus su supermercati e farmacie a Giugliano. Due giovani, Salvati e Palma, hanno perpetrato una rapina presso il Lidl in via Mugnano, rubando altri 2.000 euro. Durante la stessa giornata, la coppia criminale ha fatto irruzione alla farmacia De Felice in via Madonna delle Grazie, asportando solamente 200 euro.

Obiettivo successivo: l’ufficio postale

Il 29 giugno, il gruppo di rapinatori ha colpito un nuovo obiettivo, l’ufficio postale sulla via principale di Melito, corso Europa. Qui, Palma e Salvati hanno messo sotto sequestro la direttrice e il suo marito con una pistola, prelevando un bottino di 7.339 euro e fuggendo poi a bordo di un’automobile.

Modalità criminose: uso di armi e copertura del volto

Il ricorso all’uso di armi e il volto sistematicamente coperto sottolineano la pericolosità e la determinatezza della banda nel portare a termine le proprie azioni criminali.

Fine della corsa: le indagini e gli arresti dei carabinieri

La mattina del 23 aprile, i carabinieri della compagnia di Marano hanno fermato l’ondata criminale, eseguendo cinque arresti a seguito di indagini iniziate immediatamente dopo l’ultimo furto in giugno. L’ordine di arresto provvisorio è stato emesso dal gip del tribunale di Napoli Nord e del tribunale per i minorenni.

Pezzi del puzzle: l’indagine e le prove

Una parte cruciale del puzzle è stata costituita dai filmati delle telecamere di sicurezza nelle aree colpite e dalle testimonianze raccolte nei negozi e farmacie colpiti dalle rapine. Queste prove fondamentali hanno permesso agli investigatori di risalire alle targhe dei veicoli usati per le fughe, aprendo la via all’identificazione dei responsabili. Altre piste d’indagine riguardano un’eventuale altra persona coinvolta, la cui identità però non è stata ancora determinata.

I responsabili sotto chiave: profili degli arrestati e la situazione legale

Tra i fermati ci sono quattro adulti, Gaetano Basile, Tommaso Micillo, Pasquale Palma e Agostino Salvati, e un minorenne la cui identità è riservata. Mentre i primi tre erano già agli arresti domiciliari, gli avvocati Luigi Poziello e Michele Giametta hanno assunto la difesa dei quattro adulti, attualmente in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Gli sviluppi futuri: in attesa dell’interrogatorio

Dopo gli arresti, si è aperto un periodo di attesa cruciale: l’interrogatorio di garanzia. Questo determinerà le posizioni e le responsabilità di ognuno degli arrestati, fornendo un quadro più preciso della situazione. I carabinieri intanto proseguono le verifiche e le ricerche per sciogliere ogni possibile dubbio sul coinvolgimento di altri potenziali complici.

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