Nella capitale ucraina, Kiev, la giornata è iniziata sulle note di una tragedia: la notte precedente ha visto una serie di raid missilistici russi che hanno tristemente lasciato il segno. Il quartiere di Svyatoshyn è uno dei più martoriati, dove due bambini risultano dispersi tra i detriti di un edificio andato completamente distrutto. I numeri parlano di almeno 9 morti e circa 70 feriti, ma la conta potrebbe non essere definitiva mentre le operazioni d’emergenza e di soccorso continuano.
Svyatoshyn: la lacerante attesa tra lever destrozos
Situato nella zona occidentale di Kiev, il quartiere di Svyatoshyn ha subito danni inimmaginabili. Un edificio è stato ridotto a un cumulo di macerie a seguito dei devastanti raid missilistici. Le operazioni di soccorso, che vedono impegnati il genio militare e il servizio di emergenza statale coadiuvati da unità cinofile, stanno lavorando incessantemente per scavare tra le rovine. Chiamate provenienti dai detriti indicano la presenza di persone ancora intrappolate, tra cui due bambini dispersi. I soccorso sono decisi a lavorare senza sosta fino alla certezza completa di aver trovato ogni possibile sopravvissuto.
Il sostegno psicologico: un faro nella tempesta
In queste situazioni di emergenza estrema, le autorità ucraine stanno dando particolare importanza al supporto psicologico per coloro che sono stati coinvolti o feriti nei raid. Psicologi provenienti dal servizio di emergenza nazionale e dalla polizia sono stati impiegati per aiutare le vittime a gestire lo shock ed attendere a possibili traumi che richiedano un seguito terapeutico. Questo perché il danno subito non è solamente fisico, ma anche psicologico e mentale. E mentre questi bisogni di primo soccorso vengono gestiti, la popolazione è costretta a fronteggiare un’orribile realtà: l’emergenza è tutt’altro che finita.
Parole pesanti e tensione alta: la situazione militare
Il ministro dell’interno ucraino, Ihor Klymenko, ha sottolineato come gli attacchi mirati a civili e servizi di emergenza rispecchino la strategia russa. Il funzionario ha ribadito l’appello dell’Ucraina per un cessate il fuoco completo e immediato, vedendolo come l’unica via per fermare l’assassinio di innocenti. La situazione è tesa e critica in tutta l’Ucraina, che ha vissuto una notte di allarmi aerei continui e pressione costante. Le operazioni di soccorso perseverano nelle aree devastate dagli attacchi, mentre l’intensità dei raid minaccia seriamente la sopravvivenza delle strutture civili e dei cittadini.