Bollette più leggere: ecco il bonus da 200 euro che parte ad aprile

Un’agevolazione silenziosa si insinua nelle bollette elettriche: non serve far nulla, ma serve esserci. Un contributo cospicuo, ma non per tutti.

Da aprile 2025 c’è una novità per chi ha un ISEE sotto i 25mila euro. L’Autorità per l’energia (Arera) ha dato il via libera a un contributo straordinario di 200 euro sulla bolletta dell’elettricità. Non si tratta di un rimborso da richiedere o di qualche modulo astruso da compilare: è tutto automatico, se si rientra nei parametri.

L’INPS, come un invisibile burattinaio, incrocerà i dati e li invierà al Sistema Informativo Integrato. Poi toccherà ai gestori fare la loro parte. Lo sconto sarà visibile direttamente in bolletta, spalmato nell’arco di tre mesi. Un gesto piccolo ma concreto, che può alleggerire un po’ il carico, soprattutto in tempi di rincari non sempre giustificabili.

Bonus elettrico: come funziona e chi ne ha diritto

Il meccanismo sembra semplice, ma solo in apparenza. Per chi ha un ISEE tra 9.530 e 25.000 euro, il contributo arriva in automatico da giugno 2025. Ma attenzione: serve che la Dichiarazione Sostitutiva Unica (la famosa DSU) sia stata presentata correttamente all’INPS. Senza quella, si resta fuori dal giro.

Per chi invece ha un ISEE ancora più basso, fino a 9.530 euro (o fino a 20.000 in caso di famiglie numerose), esiste già il cosiddetto “bonus sociale”. Questo include anche le bollette del gas e dell’acqua. Tutto legato alla situazione economica, ma anche alla composizione familiare. Non si scappa: chi ha quattro figli e un reddito basso ha diritti diversi da chi vive da solo.

Requisiti, dettagli e qualche precisazione

Per ottenere il bonus non basta essere in difficoltà. Serve che il contratto di fornitura sia intestato a uno dei componenti del nucleo familiare, che sia attivo e che riguardi l’uso domestico. In caso di forniture condominiali, la faccenda si complica, qui entrano in gioco codici, verifiche, e alla fine si riceve un bonifico da ritirare alla posta. Burocrazia? Sì, ma entro certi limiti è inevitabile.

Chi rientra nei requisiti, però, non deve fare nulla di speciale. Il bonus arriva senza richiesta. Un po’ come quegli sconti inattesi che si trovano in fondo allo scontrino. Peccato che spesso la gente non lo sappia, oppure pensa che ci sia sotto qualcosa di losco. E invece no: funziona.

C’è anche il bonus per disagio fisico, per chi ha bisogno di apparecchiature mediche a casa. In quel caso, il riconoscimento non è automatico, e bisogna seguire un’altra trafila.

Il valore dei bonus

Quanto valgono questi bonus? Non si parla di somme simboliche. Per il 2025, il contributo per l’energia elettrica varia da 167,90 euro a quasi 241 euro l’anno, a seconda del numero di componenti in famiglia. Una cifra che, per molti, può fare la differenza tra restare a galla o finire in bolletta, nel senso figurato.

Il bonus gas invece cambia in base alla zona climatica, all’uso, al numero di persone. Una logica un po’ cervellotica, che però tiene conto della realtà: chi vive in montagna consuma più gas di chi sta al mare.

Anche l’acqua non è esclusa: 50 litri al giorno per persona, gratis. Su carta, sembra poco. Ma se moltiplicato per una famiglia intera, in un mese diventa un taglio non trascurabile.

In sintesi, il bonus da 200 euro per chi ha un ISEE fino a 25mila euro è reale, parte da aprile e arriva da giugno, a rate. Basta presentare la DSU. Non è necessario altro. Ma, come sempre, leggere la bolletta con attenzione non è mai un esercizio inutile. Talvolta ci si scopre beneficiari di agevolazioni di cui non si sospettava nemmeno l’esistenza.

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