Detersivi lavatrice: la sorpresa di Altroconsumo, i migliori costano meno di 5 euro

Una classifica inaspettata mette sotto sopra le abitudini di chi lava i panni. Non tutto è come sembra tra capsule, foglietti e detersivi blasonati.

Tra le tante incombenze domestiche, fare il bucato può sembrare una di quelle attività meccaniche e noiose. Eppure, dietro una lavatrice che gira, si cela un piccolo universo di scelte da compiere. Polvere, liquido, capsule, foglietti… chi avrebbe mai detto che lavare i vestiti potesse trasformarsi in una riflessione esistenziale? E se il detersivo più efficace fosse anche uno dei più economici?

Altroconsumo ha deciso di fare chiarezza, testando diversi prodotti presenti sul mercato. Roba da far rizzare le antenne anche ai meno attenti: i detersivi migliori, infatti, non sono quelli che costano di più o che promettono effetti mirabolanti. Alcuni dei più validi si trovano sugli scaffali dei supermercati sotto casa, a meno di cinque euro. C’è da restare interdetti.

Detersivi lavatrice: confronto tra capsule, liquidi e foglietti

Nel mucchio dei prodotti provati, spiccano quelli liquidi. Il Carrefour Eco Planet al mughetto e lavanda ha ottenuto 74 punti su 100. Prezzo? Appena 4,09 euro per 30 lavaggi. Subito dopo, il Crai Eco ipoallergenico, con 72 punti e un costo simile. Due prodotti semplici, nessuna promessa roboante, ma risultati concreti. Un paradosso, considerando quanto certi detersivi griffati si facciano pagare.

Tra le polveri, l’Everdrop universale (5,99 euro per 19 lavaggi) ha raggiunto 67 punti. Non male, se si pensa che il formato in polvere ha spesso una reputazione da “vecchia scuola”. Le capsule invece sembrano vivere una crisi d’identità: pratiche, sì, ma non sempre efficaci, soprattutto con i cicli brevi o a bassa temperatura. Le migliori in questa categoria? Le capsule 5 in 1 della Lidl e le Coop Casa Hygiene, entrambe con 66/100.

Un discorso a parte meritano i foglietti. Li si vede raramente, quasi oggetti onirici da spot pubblicitario. Eppure esistono. Il Dr Beckmann in fogli ha raggiunto 58 punti, niente di eclatante, ma curioso. Più giù troviamo le tabs R5 (7,90 euro, 53 punti) che sembrano essersi perse tra i meandri del bucato.

Il prezzo dei detersivi non dice tutto

L’aspetto più curioso emerge però dai peggiori. Alcuni prodotti molto pubblicizzati e costosi ottengono punteggi mediocri, se non deludenti. Il Lysoform liquido igienizzante, per esempio, ha totalizzato 42 punti. Il Dixan power caps, 49. Il Natulim in foglietti? Solo 52, nonostante costi quasi 12 euro. Qui la retorica si sgretola e lascia spazio alla realtà, non sempre spendere di più equivale a lavare meglio.

In tutto ciò, la scelta del detersivo rimane personale. C’è chi preferisce il profumo intenso, chi ha la pelle sensibile, chi vuole risparmiare, chi si affida al packaging più sobrio. Ogni preferenza è legittima, ma sapere che certe alternative economiche reggono il confronto è un’informazione che può cambiare le abitudini.

Non va dimenticato l’universo parallelo dei prodotti di supporto: ammorbidenti, sbiancanti, smacchiatori. Spesso finiscono nel carrello più per abitudine che per reale utilità. L’ammorbidente profuma, ma non sempre serve. Gli sbiancanti possono restituire luminosità ai capi chiari, ma anche svuotarli del loro colore, se usati con leggerezza. Gli smacchiatori, infine, oscillano tra miracolo e fiasco totale.

Per concludere l’analisi, il mercato dei detersivi è una selva di opzioni, tra quello che promette e quello che mantiene le promesse. Ma almeno una cosa è chiara, non c’è bisogno di spendere molto per avere un bucato degno di nota. A volte basta leggere bene le etichette, evitare il richiamo della pubblicità, e magari… dare una chance al flacone sconosciuto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto