Nel cuore dell’autunno si nasconde il segreto per una primavera colorata. Ma il tempismo, si sa, non è un dettaglio.
Ogni anno la stessa storia: si vedono aiuole esplodere di tulipani, perfetti, ordinati, e altrove… solo terra. La fioritura del tulipano non è una lotteria, ma nemmeno un compito da svolgere con leggerezza. Serve occhio. E soprattutto, serve sapere quando iniziare.
Il tulipano è una pianta perenne, ma il bulbo, paradossalmente, vive una sola stagione. Cresce, sboccia, poi si eclissa. Proprio per questo il momento della semina è fondamentale. In linea di massima si piantano in autunno, quando il sole comincia a cedere il passo alle prime brume. Settembre e ottobre sono i mesi migliori, ma non sempre basta guardare il calendario. Se il clima si raffredda prima, conviene anticipare. E se il terreno è ancora caldo, meglio aspettare. La temperatura ideale? Sui 15-16°C. Piantarli col gelo già arrivato può voler dire perdere tutto prima ancora che cominci.
Quando piantare i tulipani: il terreno fa la differenza
Serve un terreno sciolto, mai pesante. Se si impasta tra le dita, meglio alleggerirlo con sabbia o terriccio da fiori. Il pH dovrebbe stare tra 6,5 e 7,5, anche se il tulipano, da buon viaggiatore, si adatta un po’ ovunque. Però vuole sole, tanta luce. Ombra e tulipani non vanno d’accordo: se ci sono piante più alte nei paraggi, meglio ripensare la posizione.
Le buche si fanno profonde, attorno ai 20 cm. I bulbi si mettono con la punta verso l’alto, ben distanziati: 10 cm tra l’uno e l’altro. Piantarli troppo vicini vuol dire ottenere piante deboli. E se si sono già avuti problemi con roditori o insetti, può valere la pena spargere un po’ di ghiaia nella buca.
Tulipani in vaso: attenzione a dove li metti
Coltivare tulipani in vaso è possibile, ma non sempre facile. Serve un vaso largo almeno 30-40 cm. I bulbi si sistemano vicini, quasi a toccarsi. Non bisogna affondarli troppo: basta coprirli con un paio di volte la loro altezza. Sopra si mette un terriccio leggero, ben drenante.
Dopo la semina, si annaffia una volta sola. Poi basta. Il bulbo, finché dorme, non vuole troppa acqua. Il vaso va tenuto in un posto buio e fresco, ma non sottozero. Un angolo del garage, una cantina… basta che resti intorno ai 5-10°C. In primavera si spostano alla luce, appena compaiono i primi germogli.
Un trucco per tenere lontani i topi è usare una piccola rete. Qualcosa di semplice, anche del filo da giardinaggio può bastare, intrecciato in forma circolare e posato sopra il terreno.
Concimazione: sì, ma con giudizio
Il tulipano non è una pianta che perdona gli eccessi. Meglio concimare poco, ma nel momento giusto. Solo in autunno e mai in primavera. Quando spunta il fiore, il bulbo ha già iniziato a ritirarsi. Le radici si seccano e non assorbono quasi nulla.
Molti fanno l’errore di mettere il concime direttamente nella buca. Errore. Così si rischia di bruciare le radici appena nate. Il concime va distribuito sopra il terreno, in modo che filtri lentamente verso il basso. Le radici prenderanno ciò che serve, senza stress.
Col tempo, si impara che i tulipani non amano l’improvvisazione. Ma nemmeno i troppi accorgimenti. Ci vuole un equilibrio delicato, e forse è proprio questo che affascina. L’idea che qualcosa di così effimero, per sbocciare, chieda silenzio, tempo e un po’ d’attenzione.