Tragedia sulla funivia del Monte Faito: incidente fatale in provincia di Napoli

Un fatidico giorno in provincia di Napoli ha visto il crollo di una cabina della funivia del Monte Faito, segnando una delle giornate più tristi per la comunità locale. Con un bilancio drammatico di quattro vite perse e una persona gravemente ferita, l’incidente ha lasciato un segno indelebile, riportando alla mente la tragedia del Mottarone del 2021. In questa cornice tragica, le autorità sono all’opera per chiarire l’esatta dinamica dei fatti.

incidente e dettagli iniziali

Nella fatidica giornata del Giovedì Santo, il crollo di una cabina della funivia del Monte Faito ha sconvolto la provincia di Napoli. Secondo le informazioni preliminari, la cabina si sarebbe sganciata improvvisamente a circa 1200 metri di altezza, rotolando per diversi metri prima di arrestarsi. Una delle cause ipotizzate è la rottura di un cavo di trazione, che avrebbe portato alla libera caduta della cabina, precipitata con conseguenze fatali per i passeggeri a bordo.

Le indagini, sebbene solo all’inizio, puntano a comprendere le cause precise dell’incidente. Gli investigatori stanno esaminando se siano stati rispettati tutti i protocolli di sicurezza previsti per un impianto di questo tipo. Le indagini si focalizzeranno anche sulla manutenzione della struttura, verificando se ci siano stati problemi precedenti segnalati che potrebbero aver avuto un ruolo nell’accaduto. Gli inquirenti, con il supporto degli esperti del settore, lavorano senza sosta per far luce su quanto avvenuto, raccogliendo testimonianze e dati tecnici che potranno contribuire a chiarire la dinamica di questo tragico evento.

le vittime e le loro storie

Tra le vittime del drammatico incidente si trova Carmine Parlato, un macchinista 59enne originario di Napoli e residente a Vico Equense. Dipendente dell’Azienda Eav, Parlato era molto conosciuto nella sua comunità e la sua scomparsa ha suscitato profonda commozione. La Filt Cgil ha espresso profondo cordoglio ricordando l’uomo come un membro prezioso della loro comunità lavorativa. I colleghi e la comunità degli amici si sono uniti nel dolore, sottolineando le qualità umane e professionali che Parlato incarnava.

Oltre a lui, tre turisti stranieri hanno tragicamente perso la vita: due cittadini inglesi e un israeliano. Questi turisti, in viaggio per godere delle bellezze del Monte Faito, non avrebbero mai immaginato che la loro avventura si sarebbe trasformata in una tragedia. L’unico sopravvissuto, un altro turista israeliano di 30 anni, è attualmente ricoverato in ospedale. Nonostante abbia riportato gravi fratture agli arti inferiori, al momento non sembrano esserci altre lesioni critiche, anche se il personale medico sta monitorando attentamente la situazione. Nel dolore, le famiglie delle vittime cercano risposte e giustizia per i loro cari.

una struttura recentemente riaperta

La funivia del Monte Faito, protagonista di questa tragedia, era tornata in funzione appena una settimana prima, dopo la pausa estiva. Il suo ritorno operativo aveva attratto molti residenti e turisti che volevano ammirare il panorama mozzafiato offerto dalla montagna. Tuttavia, questo incidente ha aperto nuovi interrogativi sulla sicurezza degli impianti di risalita e sulle misure adottate per garantire l’incolumità dei viaggiatori.

Le verifiche antecedenti la riapertura erano state eseguite a norma, ma ora si esamineranno attentamente per verificare eventuali negligenze o errori che abbiano potuto contribuire al disastro. Le associazioni dei consumatori e delle vittime di incidenti del trasporto hanno già sollevato dubbi sulla sicurezza dell’impianto e chiedono una revisione completa delle normative e dei controlli di sicurezza applicati a tutte le funivie e impianti di risalita similari in Italia.

Lo sconcerto per l’accaduto è tangibile nella comunità, dove il dolore e la ricerca di responsabilità si intrecciano in un desiderio comune di evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro. Mentre le indagini proseguono, la provincia di Napoli affronta una lunga fase di lutto, cercando risposte e soluzioni per garantire la sicurezza di tutti coloro che desiderano visitare questo splendido angolo d’Italia.

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