Milano si è recentemente dedicata al recupero di un importante pezzo della sua storia durante la seconda guerra mondiale. Circa cento targhe commemorative, erette in onore dei partigiani caduti nella lotta per la libertà, sono state restaurate in un’operazione che ha segnato l’80° anniversario della Liberazione della città. Questo sforzo ha coinvolto vari enti e associazioni locali, e ha rivitalizzato simboli significativi della resistenza milanese che il tempo aveva deteriorato.
Storia e significato delle targhe partigiane
Le targhe commemorative di Milano rappresentano più di semplici indicatori geografici. Installate immediatamente dopo la fine del secondo conflitto mondiale per iniziativa della giunta di Antonio Greppi, il primo sindaco post-liberazione, esse segnano i luoghi esatti dove i partigiani sono stati brutalmente uccisi. Con la delibera del 5 maggio 1945, si stabilì che ogni targa dovesse essere collocata “sul posto nel quale furono vilmente assassinati”, creando un ponte diretto con gli eventi storici che hanno trasformato la città.
Con gli anni, queste lapidi sono diventate essenziali per mantenere viva la memoria collettiva, mostrando le aree urbane come un museo a cielo aperto della resistenza. Un esempio è la targa nella Loggia dei Mercanti, dove i nomi di 1.739 caduti ricordano permanentemente il sacrificio offerto per la libertà di Milano. Queste iniziative hanno aiutato a garantire che le nuove generazioni comprendano l’importanza delle lotte passate attraverso simboli accessibili e pervasivi.
Il progetto di recupero: collaborazioni e metodologie
L’intervento di restauro delle targhe è stato possibile grazie a un’ampia rete di collaborazioni. Il Comune di Milano, tramite il Comitato Milano è Memoria e l’Unità Fontane e Monumenti della Direzione Infrastrutture e Spazio Pubblico, ha lavorato a stretto contatto con l’ANPI e le sue sezioni cittadine. Questa cooperazione ha assicurato una mappatura precisa delle necessità di intervento, priorizzando le tare più danneggiate.
I lavori di restauro, iniziati a marzo, hanno preso avvio dalla famosa targa alla Loggia dei Mercanti, per poi estendersi agli altri monumenti sparsi nei nove municipi cittadini. Restauratori qualificati hanno implementato tecniche mirate per ciascun materiale, preservando l’integrità storica e artistica delle epigrafi. L’uso di metodi conservativi ha impedito danni ulteriori, assicurando che il significato delle iscrizioni rimanesse leggibile e inalterato.
Tecniche di conservazione per materiali diversi
Il restauro ha richiesto un’attenzione particolare per i diversi materiali. Per le targhe in pietra, tecniche di pulitura e stuccatura sono state impiegate per riparare danneggiamenti superficiali e strutturali, mentre per quelle in bronzo, il processo ha incluso la rimozione delicata di ossidazioni e la successiva applicazione di cere protettive. Questo approccio non solo ha migliorato l’aspetto visibile delle targhe, ma ha anche rallentato processi futuri di deterioramento.
Un patrimonio culturale preservato per Milano
Grazie a questo progetto, le targhe dedicate ai partigiani milanesi sono state non solo fisicamente restaurate, ma anche ristabilite come pilastri didattici e memoriali per tutti i cittadini. I monumenti, ora visibili e leggibili, continuano a educare e ispirare, collegando visivamente il passato agli spazi urbani contemporanei di Milano. Questa iniziativa dimostra l’importanza del mantenimento dei simboli storici non solo come ricordo, ma come continua fonte di insegnamento per la comunità.