Il pericolo è sempre presente nelle città dell’Ucraina, come dimostrano i recenti attacchi notturni. Questa è una situazione che sta generando molte tensioni diplomatiche e sta rendendo la vita molto difficile per gli abitanti di Kiev e Kharkiv. Ecco la situazione nel dettaglio.
Attacco notturno a kiev: morti, feriti e danneggiamenti
Un attacco notturno ha scosso la capitale ucraina, Kiev, tra la notte del 24 e del 25 aprile 2025. L’attacco, condotto da missili e droni russi, ha causato la morte di nove persone, secondo quanto comunicato dal sindaco della città , Vitali Klitschko. Un totale di 60 persone risultano ferite, tra le quali anche bambini.
In particolare, un drone russo è caduto sulla città provocando vasti incendi. Questi incendi sono stati alimentati da frammenti incendiari che sono caduti su diverse aree. Un episodio particolarmente grave ha interessato un edificio residenziale che è crollato o è stato gravemente danneggiato, con la paura che ci potessero essere delle persone intrappolate nelle macerie. Diversi team di soccorso sono intervenuti per cercare eventuali superstiti e contenere i fuochi.
Kharkiv anch’essa sotto attacco
Oltre a investire la capitale, gli attacchi si sono estesi anche a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina. In questa città , sita nel nord-est del Paese, si sono registrate anche delle esplosioni che hanno provocato, almeno, due feriti.
Kharkiv è una città che si trova sulla linea del fronte delle ostilità tra Ucraina e Russia. Quest’ultima, negli ultimi mesi, ha già subito danni considerevoli. Gli abitanti della città sono quotidianamente costretti a vivere con la paura causata dai raid aerei e dai bombardamenti, che interrompono anche i servizi essenziali e li mettono costantemente in pericolo.
Tensioni tra zelensky e trump: i colloqui di pace rinviate
Al contempo, il quadro diplomatico non sembra trovare soluzione. I colloqui di pace tra Ucraina e Russia, previsti a Londra, sono stati rinviati in quanto non vi è stata alcuna mossa concreta per porre fine alle ostilità . Le tensioni sono alte anche sul fronte diplomatico.
Il contesto è reso ancora più complesso dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente americano Donald Trump, nelle quali ha accusato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di ostacolare i negoziati. Secondo Trump, il rifiuto di Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo rende difficile arrivare ad un accordo di pace.
Mosca promette la liberazione della regione di kursk: parole di sergey shoigu
Dall’altro lato, Sergey Shoigu, segretario del Consiglio di sicurezza russo, ha promesso che le truppe russe libereranno presto la regione di Kursk, attualmente al confine tra Russia e Ucraina. Shoigu ha definito l’operazione in corso come un’azione antiterrorismo.
Secondo Shoigu, le forze russe stanno facendo progressi significativi nel controllo delle regioni di Lugansk, Kherson, Donetsk e Zaporozhzhia. Questo sembra illustrare una determinazione di Mosca di consolidare il controllo su aree strategiche, forse come un preludio per future negoziazioni.
Come si può evincere dagli aggiornamenti da entrambi i fronti, la situazione è complessa e un accordo di pace non sembra alla portata. Purtroppo, in questo scenario di conflitto, sono le popolazioni civili a soffrire maggiormente.